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Eccovi una delle nosre ricette!!!!
CANEDERLI
ingredienti
Per 6 persone
1 chilo di pane raffermo
mezzo litro di latte
2 lucaniche (‘luganeghe’) fresche
1 etto di pancetta o coppa o speck
1 etto di formaggio stagionato da grattugia (grana Trentino)
2 uova
burro
aglio, prezzemolo
cipolla e salvia
noce moscata
sale e pepe
2 litri di brodo di carne
qualche cucchiaio di farina bianca
TEMPO DI PREPARAZIONE E COTTURA
Un’ora e mezzo, più il tempo d’ammollo
VINO CONSIGLIATO
Trentino Pinot Nero
COME PROCEDERE
Tagliate il pane raffermo a dadi e metteteli in ammollo nel latte tiepido in una scodella capiente (meglio se in acciaio) per qualche ora. Togliete il budello alle lucaniche, sbricio¬latele e fate lo stesso con la pancetta o lo speck, fino ad ottenere con questi salumi un impasto morbido. Tritate pu¬re il prezzemolo assieme a qualche spicchio d’aglio, con la mezzaluna o battetelo in un mortaio. Spolverate il pane in ammollo nella scodella con questi ingredienti; mescolate, rompete le uova, salate, mettete un pizzico di noce mosca¬ta e pepe, il formaggio grattugiato; amalgamate rimestan¬do prevalentemente con le mani, ‘regolando’ la consisten¬za del composto con un goccio di latte, fino ad avere un impasto morbido, elastico, compatto. Sempre con le mani, staccate dei pezzi, arrotolateli con i palmi, fino ad avere delle palle abbastanza grosse come un’albicocca, infari¬nando con farina di frumento bianca. I ‘canederli’ vanno cotti in acqua salata bollente, a fuoco lento, ma si può benissimo sostituire l’acqua con il brodo di carne, prece¬dentemente preparato. La cottura dipende dalle dimensio¬ni dei ‘canederli’ e dalla consistenza dell’impasto: mai su¬periore al quarto d’ora. Scolateli delicatamente usando un mestolo forato. Si possono gustare in brodo oppure conditi con ‘burro versato’, rosolato con salvia e pochissima cipol¬la. Cospargendo, in ogni caso, con formaggio grattugiato, meglio se grana Trentino.
NOTE E CURIOSITÀ
Impossibile sintetizzare la ricetta tipo dei ‘canederli’ tante e tali sono le varianti: con o senza salumi, fatti con fega¬to o milza, oppure impastati solo con erbe aromatiche o di funghi, buoni pure nella versione dolce, ripieni di prugne o albicocche. ‘Canederli’ comunque vero piatto trentino di territorio. Il nome è la versione dialettale trentina di ‘knödel’ , metodo per sfruttare gli avanzi del pane in vo¬ga nelle zone montane della Mitteleuropa. ‘Canederli’ di massima versatilità: piatto unico come minestra o condi¬ti con burro fuso, magari anche col sugo di pomodoro. Ma ottimi contorni a piatti di carne (con il gulasch di carne o selvaggina) e pure con maiale, pancetta e crauti, nonché contorni ad altre pietanze salate.