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Tabor

1

   locanda pescarino MONTEMARCELLO - AMEGLIA (SP)

A metà della strada che dal paese di Montemarcello porta a Lerici, troviamo l'insegna di questo Ristorante dove dire che si mangia bene il pesce è quantomeno riduttivo.
Il locale è situato ai limiti di un bosco di pini, e ci si arriva percorrendo una stretta viuzza in fondo alla quale troviamo anche un ampio parcheggio. Ambiente intimo e tranquillo, di quelli in cui ci si sente subito a proprio agio, sala rivestita in legno con camino in pietra con non più di 45-50 coperti.
Ci veniamo abbastanza spesso, ogniqualvolta vogliamo gustare del buon pesce (quello che servono qui è esclusivamente pescato all'amo) spendendo il giusto.
Ci accomodiamo (siamo in quattro) ad un ampio tavolo rotondo in un angolo in fondo alla sala.
Ci vengono portati il menù e la lista dei vini. Il servizio è sempre stato inappuntabile: il personale cortese e preciso, presente al momento opportuno e mai invadente, puntuale nel proporci eventuali novità. Ne esce un menù uguale per tutti e quattro.
Iniziamo con un trittico di antipasti: calamaretti in crema di cavolfiore (eccellenti), seguiti da una parmigiana di branzino (da oscar) e da un'insalata di scampi e fagiolini (buona). Ci bagniamo la gola con un buon Greco di Tufo ed aspettiamo il primo.
La scelta dei primi in questo locale è sempre molto difficoltosa per chi, come noi ormai li conosce tutti. Scegliendone uno, pur essendone sempre più che soddisfatti, se ne rimpiange sempre un altro.
Questa volta ravioli di branzinoal nero di seppia.
Signori questo piatto è semplicemente un inno al palato. Ci si rende veramente conto di quale fortuna abbiamo a possedere il senso del gusto.
La stessa sensazione l'abbiamo provata altre volte scegliendo gli spaghetti allo scoglio (alla faccia della banalità...), i tagliolini con sparnocchi e cipolla di Tropea ed altri primi piatti.
Soddisfatti, dopo esserci fatti portare una seconda bottiglia, questa volta di Fiano di Avellino, aspettiamo con curiosità il secondo, visto che, per noi, è una novità.
E ne rimaniamo veramente entusiasti: il filetto di branzino cotto al forno a legna avvolto in radicchio rosso con pomodoro e capperi è una vera prelibatezza. I vari gusti in bocca si inseguono senza sovrapporsi ed annullarsi e soprattutto senza coprire il sapore del branzino ma, anzi, esaltandolo.
C'è poco da dire: Gabriele Randelli, chef e patron del locale sa sicuramente il fatto suo in fatto di cucina.
Chiudiamo con un trittico di dolci bagnato da un passito di pantelleria: pera al lambrusco con crema di mandorle, sfogliatina di crema con fragole ed un buon sorbetto al limone e salvia.
Caffè per finire ed un conto di 64 Euro a testa.
Alla prossima Sig. Randelli.
G.V. - 11/03/2007.

Ambiente:
Bere:
Mangiare:
Servizio:
Prezzi:
2

   due corone LERICI (SP)

L'intenzione era quella di andare a pranzo in un altro Ristorante della zona che conoscevamo molto bene, ma telefonando per la prenotazione ci dicono essere al completo così decidiamo di passare la giornata a Lerici e proviamo, questa volta con successo, a fissare presso il Ristorante in oggetto, a noi finora sconosciuto.
Risolti (a pagamento, naturalmente) i soliti problemi di parcheggio, ci presentiamo al cameriere alle 13:00 in punto. Siamo in quattro ed il tavolo riservatoci (un po' piccolo, per la verità) è proprio davanti all'uscita della cucina, nella saletta d'entrata, vicino alla vetrata di separazione con la seconda sala, come la nostra non molto capiente (ad occhio e croce direi una cinquantina di coperti in tutto). Dalle finestre una bella vista del porticciolo e del Golfo dei Poeti, arredamento sobrio ma abbastanza caldo ed accogliente.A parte il tavolo piccolo, ci sentiamo a nostro agio: l'atmosfera è posata e tranquilla nonostante il locale sia al completo.
Subito ci vengono portati i menù, il cestino con il pane e l'acqua (naturale, su nostra richiesta), quindi i camerieri si danno da fare con le portate agli altri tavoli, in attesa che il titolare passi dal nostro per le ordinazioni. Così succede dopo circa 10 minuti. La lista dei piatti comprende 5 o 6 tipi di antipasti, altrettanti i primi piatti ed i secondi. E' la prima volta che ci presentiamo e non abbiamo nessuna idea di quali siano le specialità della casa. Decidiamo di metterci nelle mani del titolare facendoci consigliare. In modo simpatico e dettagliato, questi ci illustra antipasti, primi e pietanze ed alla fine, dopo aver estratto da una buona Lista dei Vini un ottimo Fiano di Avellino 2004, decidiamo per due CRUDITA' MARINE (gamberi, scampi, carpaccio di tonno e pesce azzurro, con l'aggiunta di un paio di ostriche) dal sapore di mare e veramente eccellenti per freschezza e delicatezza, condite con un filo d'olio di produzione propria veramente molto, molto buono ed un po' di pepe, e due PECORINI DI PIENZA AL FORNO CON GAMBERI E ZUCCHINE.
In attesa dei primi concordiamo tutti e quattro sulla qualità di quello che abbiamo consumato.
Se il buongiorno si vede dal mattino.....
E così sarà: gli AMORINI ALL'ASTICE CON PINOLI (pasta fatta in casa) sono delicati ed intriganti allo stesso tempo, mentre i TAGLIOLINI AL BAROLO CON LE SEPPIOLINE hanno gusto deciso ed invitante. Il tutto si sposa perfettamente con il vino scelto.
Il tavolo libero a fianco della porta della cucina, molto vicino al nostro, è dedicato ai camerieri che se ne servono per fare le razioni. Vediamo così uscire dalla cucina una sequenza impressionante di stupende spigole che vengono ripartite in abbondanti razioni destinate (ahimè) agli altri tavoli.
Noi abbiamo optato per una bella GRIGLIATA DI CROSTACEI E TOTANI con insalata e pomodori all'aceto balsamico, che si rivelerà pari a tutto quello precedentemente degustato.
Per chiudere SORBETTO e CAFFE' ed una grappa offertaci dal titolare.
Abbiamo pagato 304 Euro (di cui 38 per le due bottiglie di vino) da dividere in quattro.
Tanti? Pochi? Giusti?......
Noi siamo tornati a casa soddisfatti riproponendoci di tornare per assaggiare le spigole che oggi abbiamo visto soltanto passare.

Ambiente:
Bere:
Mangiare:
Servizio:
Prezzi:
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