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pro: Atmosfera familiare e una pizza a dir poco paradisiaca.
consiglio: apprezzata da tanti, anticiparsi a meno di non voler attendere molto.
contro: vedi consigli.
Dopo il primo gradevole impatto nell'attraversare, all'ingresso, il varco dei vini, intimoriti un po’ dalla testimonianza dei pregressi brindisi resa dagli infiniti sugheri a sinistra ma rallegrati dalla straripante cantina a destra, la sensazione di tranquillità prende pienamente quando si ci siede e si osservano le nicchie, gli appesi e la composizione dei tavoli, percependo una rara sensibilità e il buon gusto nella scelta dell’insieme.
Per chi come me è già da un po’ di tempo frequentatore di tali spazi, il piacere dell’esperienza sostituisce la passione: mi accorgo di come questi cambino in funzione delle colte attività di declamazione e musica in cui piacevolmente ci si imbatte. Resta però il non fragore dell’ambiente e il naturale abbandono a sensazioni che si susseguono e conclamano al sopraggiungere delle pietanze: sapiente e arguta è la cura dei tempi, nell’inseguirsi tra l’attesa ed il rifocillarsi, tra il desiderio ed il piacere. Le pietanze sono troppe e notevoli, tanto da non poterle illustrare o rievocare, ma solo proporre. Almeno una solamente però ho necessità di citare e che mai mi faccio mancare: la minestra “strinta”, nata dalla cultura contadina, onesta e morigerata dell’entroterra Cilentano, fatta di verdure dei campi e ortaggi, pane e olio d’oliva.
Le stelle Michelin non tarderanno ad arrivare.
NOLI (SV)
GALATINA (LE)
RUFFANO (LE)
FIUMICINO (RM)
VERONA (VR)
MILANO (MI)