Segnala il tuo Ristorante Registrati o Autenticati per Recensire un Locale Gestisci il tuo Ristorante
ROMA    MILANO    FIRENZE    VENEZIA    BOLOGNA    NAPOLI    VERONA    GENOVA    PALERMO    PADOVA    BERGAMO    COMO    RIMINI    MODENA    PARMA
cerca una località:

ANTONIO DI CHIARA

1

   la chiocciola PIENZA (SI)

A pochi metri dal centro storico di Pienza, è ubicata questa trattoria a conduzione familiare. Ha un’unica sala (arredata in legno, con credenze e scaffali dove fanno bella mostra delle antiche radio!), ma d’estate si può tranquillamente mangiare nell’antistante giardino. Anche se un po’ piccolo.
Tra le specialità tipiche locali si possono degustare bruschette e crostoni, pici fatti a mano, pappardelle al cinchiale o alla lepre, cacio cotto di Pienza, tagliata, bistecche…..
Dopo aver assaggiato uno squisito pecorino di Pienza, poco stagionato, servito su foglie di viti ed accompagnato da una marmellata di fichi ed un bicchiere di moscato, ci siamo lanciati sulle zuppe: faceva veramente freddo……e poi sono la mia passione!
Abbiamo preso la tradizionale ribollita ed una zuppa di farro. Nella loro semplicità veramente buone.
Il tutto accompagnato da un buon Nobile di Montepulciano.
Essendo una cena abbiamo optato per la leggerezza: niente dolci….anche se invitanti.
Il servizio è stato molto veloce. Forse perché eravamo veramente in pochi.
Conto, infine, molto onesto: 15 euro a testa!
Dopo aver pasteggiato a "La Chiocciola", una passeggiata nel vivace centro storico si è resa comunque necessaria. Pienza, poi, è davvero una cittadina graziosa e merita davvero una visita: le sue viuzze dai caratteristici nomi romantici sono curate nel dettaglio e pullulano di negozietti caratteristici di artigianato, di prodotti alimentari tipici, di souvenirs, di cibi biologici...
Una esperienza da provare.

Ambiente:
Bere:
Mangiare:
Servizio:
Prezzi:
2

   da carla CAPALBIO (GR)

Nel centro storico di Capalbio ai piedi della torre Aldobrandesca, abbiamo scorto questo posto molto carino, il quale dispone di una terrazza con una bella veduta. Si mangia discretamente (bruschette, crostini toscani, affettati, formaggi, tanti primi piatti e tanta carne), tutto nella tradizione toscana.
Abbiamo preso un antipasto (classico: affettati toscani), un primo (fettuccine al cinghiale), un secondo (patate rosse con provola toscana: non proprio leggero, ma veramente buono!) ed un contorno.
Non e' molto economico: in due abbiamo speso 46 euro!
Vi consiglio, comunque, se passaste da quelle parti, di fare una visita al paese che merita moltissimo!!!

Ambiente:
Bere:
Mangiare:
Servizio:
Prezzi:
3

   osteria del lupacante ORBETELLO (GR)

Locale al centro di Orbetello, in un clima semplice e divertente, vengono proposti i piatti di mare della cucina maremmana. Alcuni anche rivisitati dai proprietari stessi.
La lista dei vini propone buone etichette regionali e nazionali.
L’antipasto è stato il “coccetto” con lenticchie e gamberetti. Una leccornia. Saltando il primo ci siamo lanciati sul secondo: zuppa di ceci e baccalà (delicatissima) e caldaretto: zuppa di cozze, scampi e polpo. La classica zuppa di scampi: senza infamia e senza lode. Mi aspettavo qualcosa in più….
All’arrivo del conto abbiamo constatato che il locale non è tra i più economici: 70 euro in due. Compreso 12 euro per il vino. La sorpresa è stata che, oltre a pane e coperto, ci era stato aggiunto il 10% sul totale per il servizio. Non so se perché non abituato (la cosa è, infatti, abbastanza inusuale, dalle mie parti), ma ritrovarsi 10 euro in più sulla ricevuta non è stata la degna conclusione di una cena che, nel complesso, mi era sembrata abbastanza positiva!

Ambiente:
Bere:
Mangiare:
Servizio:
Prezzi:
4

   la cantina SCANSANO (GR)

A passeggio per il centro storico di Scansano, ci siamo letteralmente imbattuti in questo locale.
La curiosità che ci ha indotti ad entrare è stata tanta; a partire dal nome.
Ed infatti ci troviamo di fronte ad una ex cantina, con il soffitto a volte di mattoncini a faccia vista; un ampio locale con la cucina a vista; l'arredamento, rustico, composto da mobili fatti a mano in arte povera, curato in ogni particolare, a partire dalle tovaglie; la fornitissima enoteca all'interno.
L’accoglienza è cortese, discreta e professionale.
Essendo novembre, con la stagione estiva alle spalle e ancora lontani dalle festività natalizie, la sig.ra Silvia (la proprietaria) ci ha invitati a scegliere il posto dove sederci: il locale era tutto per noi!
E ci ha subito informati che per scegliere il vino saremmo potuti andare direttamente in cantina, sceglierlo, berlo e pagarlo senza nessun sovrapprezzo rispetto a quello esposto!
Ci è stato servito un appetizer di benvenuto a base di tortino di verdure con ricotta, su un letto di passata di pomodoro.
L’antipasto è stato un battuto di funghi porcini in crosta di pane. Veramente delicato: il gusto, deciso, dei porcini non rendeva affatto pesante il piatto.
Per primo abbiamo preso: casarecce alla crema di zucca e guess (una sorta di gorgonzola di pecorino) e dei tortelli alle castagne ripieni con ricotta e crema di castagne. Entrambi i piatti meritano un plauso; ma un encomio particolare va ai tortelli: la pasta, tirata a mano con il mattarello, sembrava avesse un qualche cosa di etereo, di impalpabile. Strepitosi!!!
Abbiamo, poi, continuato con delle verdure al vapore saltate in padella con olio extra vergine di oliva e l’immancabile dolce: una torta ricotta e castagne fatta, naturalmente, dal loro biscottificio. Che produce anche i pani bianchi e speciali come con le noci, l’uvetta, la ricotta e le castagne tutti prodotti che abbiamo degustato!
Una nota di merito, infine, all’idea geniale di servire il caffè (buono!) direttamente dalla moka.
Alla fine abbiamo pagato 76 euro, in due. Compreso il vino (€ 12).
Sicuramente non per le tasche di tutti. Ma sicuramente, per apprezzare una buona cucina maremmana e la cordialità della sig.ra Silvia, vale la pena farci un salto.

Ambiente:
Bere:
Mangiare:
Servizio:
Prezzi:
5

   la rotonda MASSAFRA (TA)

Ho mangiato in questo ristorante per un pranzo di lavoro.
Il locale è molto carino: ampio, con il cielo a volta ed un cameriere disponibile e simpatico.
Ci siamo limitati ad un antipasto (e che antipasto!) ed un secondo.
Presumo fosse l’antipasto della casa: salumi vari, mozzarelline, ricotta, sott’oli, fegatini con fagioli (veramente buoni), pizzette, arancini di riso, un po’ di fritti (da provare delle palline di pane veramente squisite) e forse qualcos’altro; sinceramente non ricordo…..sembrava non finire mai! Ma veramente tutto buono.
Per secondo abbiamo preso una entrecote alla brace: la carne era veramente tenera e gustosa.
Il tutto accompagnato da un quartino di vino della casa: quando si lavora non si può esagerare con l’alcool! E con il mangiare…. ahimé!
Nel complesso si mangia bene; prezzi nella normalità; carta dei vini discreta.
Se vi trovate da quelle parti, e vorrete provarlo, non rimarrete delusi.

Ambiente:
Bere:
Mangiare:
Servizio:
Prezzi:
6

   maghetto ROMA (RM)

Ubicata nel quartiere San Lorenzo, è consigliata per chi vuole mangiare in una classica trattoria romana, quelle di una volta: conduzione familiare; tavolini in legno; sapori belli tosti, pesanti; cordialità!
Il menù, enucleato dal proprietario che dà anche dei consigli sulle scelte da fare, offre le classiche pietanze romane, casarecce.
Noi abbiamo scelto due classici primi: spaghetti cacio e pepe e bucatini amatriciana.
Come contorno altro classico: carciofi alla romana.
Il tutto accompagnato da un vino locale, della casa.
Non aspettatevi sapori delicati o piatti presentati in modo più o meno elaborato: è la classica trattoria romana dove, però, potrete passare un’oretta in compagnia della cordialità dei proprietari, assaporando i sapori di una cucina tradizionale (abbondante e pesante!) e pensare di essere tornati un po’ indietro nel tempo.
Da provare. Possibilmente a pranzo, considerato il tipo di cucina.
Dimenticavo il prezzo: € 15,00 a testa. Onesto.

Ambiente:
Bere:
Mangiare:
Servizio:
Prezzi:
7

   capricci siciliani ROMA (RM)

A passeggio per il centro storico, in una della zone più belle di Roma, tra piazza Navona ed il Lungotevere, ci siamo letteralmente imbattuti in questo locale, abbastanza carino.
Il nome ci ha molto intrigato e, nonostante fossimo nel cuore dell’Urbe, ci siamo fatti tentare dalla cucina siciliana!
L’accoglienza è cortese e simpatica.
Appena seduti il maitre de sale si avvicina e ci da dei consigli (sinceramente, anche ben accetti, poiché non invadenti) sui piatti del giorno e sul menù.
Essendo domenica sera ci siamo lanciati sul pesce (per mantenerci leggeri, sic!) e su alcune ricette tipiche siciliane tra le quali le sarde a beccafico (sarde sfilettate e ripiene con mollica di pane, uvetta e pinoli), il filetto di mupo servito su un letto di spinaci, i cannoli preparati al momento e le immancabili cassatine siciliane!
Sinceramente sono rimasto un po’ deluso dalle sarde (le ho digerite il giorno dopo, verso ora di pranzo!) e da un arrosto di pesce misto che di pesce aveva solo….le sarde (di nuovo!) ed era ricco di crostacei.
Molto ricca la carta dei vini, con netta predominanza di etichette siciliane, e non eccessivi i rincari.
Nell’insieme prezzi onesti (80 euro in due, vino compreso) ma porzioni decisamente mini…
Un consiglio: prima devo ritornarci, appena ne ho l’occasione, per approfondire il mio giudizio e, quindi, poter darvene uno!

Ambiente:
Bere:
Mangiare:
Servizio:
Prezzi:
8

   taverna trilussa ROMA (RM)

Siamo a Trastevere. Qui, tra la miriade di bar e locali, ha stabilito da anni la sua sede la famosa Taverna Trilussa, uno dei più noti ristoranti romani. Della taverna, a dire il vero, questo locale ha ormai solo il nome, visto che l'ambiente è più formale di quanto ci si aspetterebbe e i prezzi sono piuttosto elevati. Per chi arriva in macchina è opportuno cercare parcheggio con largo anticipo.
L'arredamento è tipico da osteria, i tavoloni in legno su cui sono appoggiati i formaggi e i salumi sono incantevoli.
La cucina è buona ed attinge al patrimonio tradizionale della cucina romana e laziale: a cominciare dagli antipasti troviamo dai classici supplì alle bruschette, dai fiori di zucca ai crostini ai carciofi, e poi le mozzarelle di bufala, la ricotta casereccia, la pancetta fritta e le caratteristiche coppiette. Passando ai primi, troviamo i bucatini all'amatriciana o gli spaghetti alla carbonara. L'idea, poi, di portarti la pasta direttamente nella padella di cottura è davvero eccezionale!
Classici anche i secondi: dalla coda alla vaccinara fino all'abbacchio a scottadito passando per gli straccetti (ai funghi porcini o al grana e rucola).
Decisamente abbondanti le porzioni e ottima la scelta di vini.
Il servizio, a volte, è un po' approssimativo, specialmente nella modalità di servirti il vino!
Non credo di avere mangiato primi piatti romani più buoni!
Diciamo che con 40-45 euro si prende antipasto, primo e dolce, con un vino modesto.
E per essere Trastevere, non è nemmeno tantissimo!

Ambiente:
Bere:
Mangiare:
Servizio:
Prezzi:
9

   la mucca svizzera ROMA (RM)

Nel popolarissimo quartiere San Lorenzo (famoso per i suoi innumerevoli locali e gli studenti che li frequentano!) si trova questa accogliente e davvero molto carina pizzeria/griglieria.
I piatti proposti sono abbastanza vari nel senso che ci trovate i piatti tipici della cucina romana quali l’amatriciana, il cacio e pepe, ecc, tra i primi; assortimenti vari di carne, tra i quali l’immancabile abbacchio; non mancano, tuttavia, dei piatti non regionali.
Gli antipasti sono, invece, particolari e ben proposti: sublime la mousse di parmigiano, servita con crostini di parmigiano su una riduzione di aceto balsamico e contorno di pomodorini pachino così come la millefoglie taleggio e zucchine! I dessert non sono esaltanti.
Il servizio, infine, non è proprio dei migliori: le attese sono abbastanza lunghe (anche per pagare!!!), nonostante fossimo a pranzo ed il locale non fosse pienissimo, e non c’è molta coordinazione tra la cucina ed i camerieri (in sala non si sa se un piatto è disponibile o meno fin quando non lo ordini e…il cameriere arriva chiedendoti il “sostituto”).
Onesti i prezzi: 15-20 euro a persona.
Un consiglio: gli antipasti vanno sicuramente assaggiati; i primi…mangiateli altrove!

Ambiente:
Bere:
Mangiare:
Servizio:
Prezzi:
10

   la chiglia PORTO VENERE (SP)

Trattoria abbastanza suggestiva nel centro di Brindisi, a due passi dalla zona portuale, dove, appena entrati, ti accolgono il brio ed il calore di Armando, il proprietario, ed i suoi camerieri.
Il locale è semplice ma con gusto e, appena entrati, spiccano alcune monografie di Gargantua e Pantagruele (da qui il nome) che attirano l’attenzione.
Una volta seduti lasciatevi sedurre e condurre da Armando lungo la strada dei piaceri: non ve ne pentirete! Una vera delizia gli antipasti caldo/freddo, crudo/cotto, pesce/carne: indimenticabile la caramella di pasta fillo o il tortino di riso alla mela verde tanto per citarne qualcuno, perché è impossibile ricordarli tutti!
Tra i primi i laganari fatti in casa con vongole veraci o i maltagliati ai cardoncelli piccanti sono qualcosa di indescrivibile…
E non è finita qui: una frittura di calamari (delicatissima) o una grigliata di pesce misto (dove sentirete ancora l’odore del mare, tanto sono freschi i pesci cucinati) non faranno altro che accrescere la voglia di scoprire e assaporare lentamente le bontà che vi vengono servite!
Alla fine, se non siete stanchi ed avete lasciato un po’ di spazio per i dolci, tra una crema con babà sbriciolato o una mousse allo zabaione vi consiglio un tortino al cioccolato, con crema di cioccolato fondente: vi sembrerà di stare in paradiso!
Dulcis in fundo whiskey e rhum, scelti con ricercatezza e buon gusto da Armando, tanto per digerire quel popò che vi siete mangiati!
Naturalmente potrete scegliere vini in una cantina che propone etichette prevalentemente pugliesi ma anche nazionali.
Prezzi intorno ai 30-40 euro, vini esclusi….ma credetemi: una tantum è una spesa che si può sostenere, anche in periodi di magra, per il piacere di mangiare!
Un consiglio: a fine pasto, meglio se cena, restate a parlare con Armando tra una boccata di sigaro ed un sorso di whiskey e scoprirete quanto è piacevole discutere di e sul mangiare!

Ambiente:
Bere:
Mangiare:
Servizio:
Prezzi:
11

   il connubio MESAGNE (BR)

Questa enoteca-norcineria è qualcosa di magico: già l’ubicazione nel centro storico di Mesagne è alquanto suggestiva. Una volta entrati nel locale, a misura d’uomo, ti accolgono la cortesia, la gentilezza, un savoir faire d’altri tempi di Antonio e Simona, i proprietari, marito e moglie.
Arredamento sobrio, con ogni cosa al punto giusto!
È un’oasi del mangiar bene grazie ad una cucina che regala grandi soddisfazioni partendo dalla ricercatezza di una materia prima di ottima qualità che permette di preparare degli eccellenti antipasti a base di formaggi e salumi (squisiti i taglieri di formaggi di capra o il lardo alle erbe), dei primi piatti da vera leccornia (senza pari il cous cous con crema di burrata e chips di melanzane o il riso venere con spada affumicato e robiola), o dei secondi di carne (ricordo con soddisfazione un ottimo filetto al negroamaro) dove spicca la tenerezza della stessa, per finire alle varie dolcezze fatte in casa (queste si da migliorare).
Ampia la scelta di vini locali ma anche etichette nazionali delle più celebrate.
Prezzi intorno ai 20-25 euro, vino escluso.
Da provare almeno…. 3 – 4 volte, per assaporare le varie prelibatezze.
Un consiglio: fatevi consigliare da Simona nel menù e da Antonio i vini; non vi deluderanno!

Ambiente:
Bere:
Mangiare:
Servizio:
Prezzi:
Registrati | Non ricordi la Password?

i ristoranti più votati

la scaletta

NOLI (SV)

Rec: 26

borgo antico

GALATINA (LE)

Rec: 22

farmacia dei sani

RUFFANO (LE)

Rec: 19

i ristoranti più visitati

92679 visite

miraglia

VERONA (VR)

70547 visite

osteria del binari

MILANO (MI)

63072 visite