ristorante Osteria Caroseno CASTELLANA GROTTE

Convenzionato con la Location Trulli e Grotte di Pugliaresort
Potrete degustare prodotti e piatti tipici del territorio a km. 0
Il tutto fatto da mani sapienti dello Chef Gianni Longo
Cantina fornita e servizio impeccabile
Da provare

www.pugliaresort.it Consiglia.......... Gianni lo Chef Patron vi preparerà delle gustose preparazioni del territorio con tocchi di maestria e originalità lo consiglio a tutti i commensali. Mariano

Avventurandoci per le strade del centro storico di Castellana Grotte, ci siamo ritrovati seduti in un vecchio frantoio oleario trasformato in osteria.
Dimenticatevi però l’osteria “per definizione”, modesta e oscura, perché la nuovissima creazione di Gianni Longo, l’Osteria Caroseno, riesce a racchiudere lo spirito di convivialità delle osterie con la ricercatezza di particolari e ottimo servizio. Il locale è un ex frantoio del 1700 arredato con sobrietà ed eleganza, incorniciato dalla pietra, in un bel gioco di luci e ombre, e dalle etichette che ritroveremo poi nella carta dei vini.
L’osteria prende il nome dalla Madonna e dalla rispettiva chiesa nei pressi del locale (sito in via Santomagno 18, ma visibile anche dalla più principale via Roma) all’interno dell’omonima contrada (ormai diventata quartiere).
Come detto, l’osteria è una creazione dello chef Gianni Longo, da 35 anni impegnato nel mondo della ristorazione, persona dai modi e toni gentili, sempre indaffarato nel suo regno – la cucina – ma altrettanto disponibile a presentarsi per una stretta di mano o un saluto ai suoi clienti.
In cucina Gianni è coadiuvato dallo chef Antonio Scagliuso, formatosi presso l’Istituto alberghiero di Castellana Grotte, con alle spalle diverse esperienze in tutta Italia.
La sala, invece, è sotto l’occhio vigile del maître e sommelier Andrea Mastromarino, alla cui cura è anche affidata la carta dei vini e la giovane cantina (che, considerata l’età dell’osteria – nata nel settembre 2008 – ha ampi margini di crescita). Grande attenzione alle etichette pugliesi, con un’apertura propositiva alle birre artigianali, per le quali auspichiamo la nascita di una vera e propria carta. Immancabile il vino della casa, che d’altronde non delude.
La voglia di valorizzare e riscoprire la Puglia è anche dimostrata nel menù, che propone la tradizione in chiave più moderna, senza però eccedere o stravolgere.
Nel piatto la portata restituisce tutta la sua storia intatta, con i suoi sapori e la sua cultura, ma con accostamenti nuovi e una presentazione vivace e raffinata, capace di stimolare la curiosità ed il gusto già con la vista.
osteria-caroseno-tortino.jpgNell’antipasto della casa, “L’entrata Caroseno”, veniamo introdotti allo spirito del luogo. Ci viene servito un tagliere di salumi, formaggi e ortaggi, nell’attesa del tortino di verdura e burrata. Seguono le classiche polpettine di pane però servite in un cono di cartoccio, baccalà fritto con zucchine fritte serviti in coppetta, assaggio di arancini di riso con sapori di Puglia serviti con un lungo stelo di legno a far da spiedino, rotolo di melanzana e morbidissimi bocconcini di patate, quindi polenta ai funghi cardoncelli servita in doppio contenitore di ceramica.
Si passa quindi al primo. Il menù offre la scelta: se non si vuole eccedere, consigliato l’assaggio di “Schiaffoni ai cuori di carciofi, noci e ricotta infornata con pomodoro aromatico”, ottimo piatto nelle giuste dosi per chi vuole tenersi leggero. Per gli amanti delle porzioni tradizionali, invece, il menù offre le tipicità tutte pugliesi “Padella di strascinate di grossetto alla poveraccia” (consigliato per due persone), “Pignata di patate, orzotto e cardoncelli”, “Orecchiette di grano arso alle cime di rapa”, “Chicche della nonna con prosciutto alla barese in salsa parmigiano”, a cui affiancare le contaminazioni extra regionali delle “Fettucce fatte a mano al tartufo di Norcia e salsiccia a punta di coltello” e “Gnocchetto di zucca ai gamberi e bietoline di campo”.
Il secondo offre nuovamente scelte per tutti i palati, ben sposati con la stagione. Immancabile una grigliata della Murgia.
osteria-del-caroseno-interno.jpgSeppur la maggior parte dei piatti sia fatto con ingredienti locali, salta all’occhio uno “Stinco di maialino a Km0”, che oltre ad essere una garanzia scritta di provenienza, dimostra l’apertura dello chef alle nuove tendenze gastronomiche. Il Km0, infatti, garantisce un alimento sostenibile dal punto di vista ambientale, perché non fa consumare il carburante necessario al trasporto e contribuisce a ridurre l’inquinamento atmosferico, oltre a garantire condizioni di genuinità e freschezza uniche, non essendo soggetto ai lunghi tempi di viaggio dei prodotti importati.
Lo stinco è abbondante, a differenza dei tanti precotti, viene servito su vassoio di legno e si consiglia la scelta per due persone.
Si chiude con una bella gamma di dessert, tutti presentati con un tocco di creatività che ben introduce la delizia del piatto.
Gradevolissimi gli intermezzi di cortesia della casa: prima del dessert ci giunge un cofanetto di legno con castagne calde.
Nel finale il rapporto qualità/servizio/prezzo lascia più che soddisfatti e con la voglia di tornare. Magari in compagnia.
Ottima, infine, l’iniziativa del Business Lunch, un pranzo a 10 euro per chi lavora: coperto, stuzzichino, un primo o un secondo del giorno, dolce o frutta.

Manila Benedetto e Giuseppe Barretta
www.salsamentarius.it